Ostra Antica
L’Ostra Antica, già ubicata nell’attuale territorio di Ostra Vetere in una località definita Muracce per la presenza di ruderi in superficie, venne costituito in Municipium e inserito nella tribù Pollia.
Con la conquista romana si provvide anche a collegare Ostra ai centri urbani di Sentinum (oggi Sassoferrato) e Sena Gallica (oggi Senigallia) per mezzo di un diverticolo della via Flaminia tracciato lungo la valle del Misa; il territorio ostrense fu inoltre ripartito ed organizzato con la creazione di una centuriazione.
Le poche iscrizioni pervenuteci attestano la presenza di magistrati (duovir, sexvir) di corporazioni artigiane (collegium Fabrum e Centonariorum) e del culto religioso pagano (Dea Bona) e cristiano, testimoniato dall’esistenza di un vescovo di Ostra ancora nell’anno 502.
Gli scavi, che si susseguono a partire dal 2006, condotti dall’Università di Bologna e dall’Università francese di Clermond Ferrand, hanno messo in luce diversi edifici pubblici situati nell’area del foro dell’antica città.
Con l’età barbarica e soprattutto nel periodo della guerra greco-gotica (535-553), l’antico centro urbano di Ostra fu gradualmente evacuato fino al definitivo abbandono dovuto probabilmente alle conseguenze dell’invasione longobarda, anche se i recenti ritrovamenti fanno presupporre una frequentazione della città ancora nel periodo tardo-antico.
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